Prima, recitare il Corano meditando sui suoi significati e su ciò che si intende.
Seconda, avvicinarsi ad Allah compiendo azioni volontarie, dopo il compimento di quelle obbligatorie. Questo è quanto si afferma in un Hadith Qudsi: ” Il mio servo continua ad avvicinarsi a Me compiendo azioni volontarie finché io lo amo.”
Terza, Il continuo ricordo di Allah in tutte le circostanze, con la propria lingua, cuore e azioni. L’estensione del proprio amore per Allah è determinato da questo.
Quarta, dare precedenza a quello che Egli ama rispetto a ciò che si ama quando si è colti dai propri desideri.
Quinta, il cuore è avido dei Nomi di Allah e dei Suoi attributi, e il cuore erra nel giardino della conoscenza.
Sesta, scrutare la gentilezza di Allah, [la Sua] bontà e generosità, sia nascoste che aperte.
Settima, e questa è la più bella, il cuore è soffice, sottomesso e remissivo di fronte ad Allah.
Ottava, essere solo con Allah nel momento in cui il Signore scende durante l’ultima parte della notte mentre si legge il Suo Libro e concludendo chiedendo perdono e ci si pente.
Nona, sedersi con la persona amata e sincera, beneficiando dal più fruttuoso dei suoi discorsi. E non parlare a meno che parlare sia più benefico e si sa che possa migliorare il tuo stato e possa essere utile agli altri.
Decima, rimanere lontano da ogni causa che si frappone tra il cuore e Allah.
Autore: Ibn Qayyim al Jawziyyah, Fonte: Madarij as-Salikin (vol. 3, pag 17-18).
Traduzione a cura di alghurabaa.net