Una donna può togliere il jilbab al lavoro?

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Domanda:

Porto il jilbab ma sono costretta a toglierlo per il lavoro.
Il mio lavoro mi è permesso sapendo che provvedo ai bisogni della mia famiglia, perché mio padre è deceduto, mia madre è malata e i miei fratelli sono piccoli?

Risposta
:

La risposta a questa domanda è che il velo è obbligatorio e non ci sono scuse che permettono alla donna di togliere il suo velo per delle cose mondane, qualsiasi sia la sua situazione.

Per questa donna, che Allah ha onorato con l’Islam e che è stata guidata verso il velo, è obbligatorio portare costantemente il velo legiferato, che sia al lavoro, in strada e in ogni luogo nel quale ci sono uomini che le sono stranieri.

Se è sola nel suo lavoro, o con delle donne, allora non c’è nessun male, può togliere il suo velo e portare i suoi vestiti ordinari.
Questo nel caso in cui lavora sola oppure solo con delle donne.
In questo caso non c’è nessun male, può togliere il suo jilbab e portare i suoi vestiti ordinari che coprono il suo corpo *.

Ma se c’è promiscuità con gli uomini o comunque gli uomini possono vederla, non le è permesso in nessun caso togliere il velo.
Non deve scoprire il suo viso né nessuna parte del suo corpo.
E il fatto che provveda ai bisogni di una famiglia non le rende lecito ciò poiché il diritto di Allah è più importante del diritto di chiunque.

Allah ha ordinato (alle donne) di portare il velo e il profeta sallaLlahu ‘alayhi wa sallam l’ha ugualmente ordinato.

È dunque obbligatorio sottomettersi qualsiasi sia la situazione.

[Sheikh Zayd ibn Muhammed al-Madkhali]

Traduzione a cura di www.alghurabaa.net

Fonte: 3ilmchar3i.net

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Nota:
*Lo sheikh è dell’opinione che la copertura del viso sia obbligatoria. A tal proposito i sapienti antichi e contemporanei hanno opinioni diverse: alcuni di essi (per esempio tra i contemporanei sheikh Fawzan, sheikh Ibn Baz e sheikh Ibn ‘Uthaymin) seguono l’opinione che coprire il volto e le mani sia obbligatorio, mentre altri (per esempio tra i contemporanei Sheikh Al Albani e sheikh Ferkous) seguono l’opinione secondo cui sia “mustahhab” (consigliato), ma non obbligatorio.

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