- La musulmana è indulgente nei riguardi delle sue sorelle.
La vera musulmana è tollerante con le sue amiche e le sue sorelle in religione. Non prova verso di loro né odio, né rancore. Quando una delle sue sorelle la contraria, trattiene la sua rabbia e fa prova di perdono. Nella sua reazione indulgente non deve provare né vergogna, né umiliazione. Deve vedere piuttosto in ciò un atto di alta clemenza, che Allah apprezzi e avvicini [a sé] coloro che si applicano a osservarla.
“…quelli che controllano la loro collera e perdonano agli altri…” [Sura Al Imran (3), versetto 134]
Non basta contenere il proprio risentimento, bisogna manifestare la propria indulgenza e il perdono. Infatti, quando si domina la propria rabbia che viene rimessa senza perdono a colui che l’ha provocata, è possibile che si trasformi in odio, cosa che è più grave e più pericolosa. L’indulgenza è quindi necessaria per spegnere la fiamma della rabbia e purificare l’anima di ogni odio, perché è una qualità di alta beneficienza.
“ …poiché Allah ama chi opera il bene” [Sura Al Imran (3), versetto 134]
Quando una contrarietà provoca la sua rabbia, [la musulmana] si affretta a perdonare con mansuetudine. Così, sente la serenità, la quiete e la felicità riempire la sua anima. L’indulgenza è un comportamento che riflette la nobiltà di spirito e non la debolezza. Il profeta (sallaLlahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “All’indulgenza del servo, Allah non accorda che ancor più di considerazione. Nessun servo [di Allah] fa mostra di modestia per amore di Allah, senza che Egli elevi il suo rango”.
- La musulmana incontra le sue sorelle con un volto radioso.
Questa attitudine porta all’affetto delle persone.
Questa è una buona opera che merita l’ottenimento di una ricompensa.
Un viso luminoso riflette generalmente la purezza dell’anima e l’Islam raccomanda ai credenti di aspirare alla purezza dell’anima così come alla purezza dell’apparenza.
“Il tuo sorriso a un fratello è un’elemosina” (Tirmidhi, hadith buono)
Lo scambio di saluti, l’apparenza amabile, il sorriso, la parola dolce [piacevole] e la cordialità tra i credenti che si incontrano sono delle pratiche che l’Islam ha raccomandato al fine di consolidare i legami di fraternità e di affezione tra i musulmani.
- La musulmana consiglia le sue sorelle.
La musulmana sincera deve essere quindi sincera verso le sue sorelle, non le tradisce, non approfitta di esse e non le priva di ciò che potrebbe essere buono per loro.
“Il credente è lo specchio del credente” (Bukhari)
Il credente [con il suo fratello] è come uno specchio, contribuisce a correggere i difetti che nota in lui.
È benevola verso di esse.
Non si mostra altera con le sue sorelle, non mostra un’aria accigliata quando le incontra, non è prepotente.
Le tratta con gentilezza, modestia e amabilità.
“La benevolenza abbellisce ciò che si fa, mentre la sua assenza deturpa ogni cosa“. (Muslim)
- È generosa con loro.
Non esita a manifestare la sua generosità con le sorelle, accogliendole, invitandole a condividere una cena insieme.
Gli incontri amichevoli consolidano, infatti, i rapporti di amicizia tra i credenti e accentuano i legami affettuosi che li uniscono.
La modernità ha sviluppato l’egoismo e l’individualismo generando un vuoto spirituale e affettivo così come l’assenza di amicizia nei rapporti sociali.
Rendere visita al proprio fratello, invitarlo a casa propria, accorrere in suo aiuto, servirlo, condividere le sue pene e le sue gioie… ecco lo spirito islamico.
“Il migliore tra di voi è colui che dà da mangiare e risponde al saluto di altrui“. (Ahmad Ibn Hanbal)
- Ella invoca Allah per loro.
Essa dedica delle invocazioni alle sue sorelle, poiché desidera per loro ciò che desidera per sé stessa.
“L’invocazione che è esaudita più velocemente è quella formulata da qualcuno per un assente”. (Bukhari)
- Per concludere:
I rapporti della musulmana con le sue amiche e sorelle in religione si distinguono per queste qualità:
– la fraternità e l’amore per Allah,
– la sincerità, la lealtà,
– la generosità,
– la gentilezza,
– l’indulgenza,
– l’altruismo,
– la fedeltà.
Questi rapporti sono esenti da odio, rancore, maldicenza, discordia e da tutto ciò che può essere considerato come un’offesa.
Questo è il comportamento della musulmana nei riguardi delle sue sorelle, in ogni tempo e in ogni luogo.
Un comportamento che riflette l’impatto incomparabile dell’Islam sull’educazione dell’anima umana.
Traduzione a cura di www.alghurabaa.net
dal libro Personalità della musulmana, Dr. Muhammad Ali al-Hashimi, spiegato da shaykh at-Tchalabi
Fonte: 3ilmchar3i.net