Domanda:
Qual è il ruolo della donna predicatrice che dice: ‹‹Il Messaggero di Allah SallaLlahu ‘Alayhi wa Sallam ha detto: “Trasmettete di me anche solo un versetto” e ha detto: “Chiunque nasconda una scienza, essa gli servirà da briglia nel Giorno della Resurrezione” ››? La donna deve insegnare quello che impara, anche se la sua situazione non lo permette?
Risposta:
Allah Subhanahu wa Ta’ala dice:
فَاتَّقُوا اللَّهَ مَا اسْتَطَعْتُمْ
{Temete Allah per quello che potete}
Corano, at-Taghabun: 16
Le consiglio di studiare “I Giardini dei Devoti”, “Al-Lu’lu’ wal-marjân fîmâ ittafaqa ‘alayhi ash-Shaykhân”[1] e i versetti coranici e mettersi a predicare tra le donne. Deve [perseverare] se vede che ha un’influenza, anche se lascia alcuni dei suoi lavori [2].
I nemici dell’Islam vanno sulle alture delle montagne e in tutti i luoghi, attraversano le steppe e i deserti per chiamare i Musulmani all’ateismo, al Cristianesimo o ad altre dottrine empie.
Dovremmo dunque chiamare ad Allah, essere assidui e applicarci.
Non è permesso che una donna si alzi e faccia un sermone tra gli uomini né che insegni loro, perché è una tentazione, come abbiamo già detto.
Ella insegni piuttosto alle sue sorelle e ai bambini piccoli dai sette ai dieci anni, che non provano desiderio per le donne.
Per quanto riguarda l’alzarsi tra gli uomini per ammonirli o per far loro una predica, allora no. Questo non è permesso [3].
Deve adempiere al suo dovere presso le donne.
La maggior parte delle donne musulmane credono in altro che Allah. Una invoca ‘Alî Ibn Abî Ṯâlib, un’altra al-Ḥasan, un’altra al-Ḥusayn, ecc. Ci sono anche alcune donne musulmane che – se sono vittime di ingiustizia – guardano il cielo e dicono: ‹‹Guarda Allah, come abbraccia ogni cosa››, pensando che il cielo sia Allah. Noi e voi abbiamo bisogno di assiduità e di applicazione nella Da’wa alle donne. È un grande bene. Ed è ad Allah che chiediamo aiuto.
La stessa cosa per la predica con la scrittura.
Deve scegliere, per la scrittura, un versetto coranico e un ẖadîth autentico del Profeta SallaLlahu ‘Alayhi awa Sallam.
Queste parole – quelle della gente -, questi propositi indistinti, queste filosofie non servono a niente.
Non deve fare la predica tramite un microfono, perché la voce della donna è una tentazione.
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[1] N.d.t. it. ” La perla e il corallo di ciò su cui sono d’accordo i due Shaykh” di Sheikh Muhammad Fu’âd Abd Al-Bâqî
[2] A condizione che questo non sostituisca ciò che è più importante e più obbligatorio, come i diritti del marito e dei bambini.
[3] Quanto all’insegnamento di una donna ad un uomo, ciò ha avuto luogo ai tempi dei nostri predecessori, con delle condizioni legali, ossia sotto forma di domande-risposte da dietro un velo e senza compiacenza nella voce.
[Domanda n°2 allo Sheikh Muqbil ibn Hâdî al-Wâdi’î رحمه اللّٰه]
da: Raccolta di fatawa riguardanti le donne, a cura di ‘Amr ‘Abd al-Mun’im Salim, Ed. Al-Hadith, Bruxelles 2008.