Domande e Risposte sul Corano – Shaikh Salih Al-Fawzan

[1] Domanda: È stato menzionato in un hadith che il Messaggero di Allah (sallAllaahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “I peccati della mia ummah mi sono stati mostrati, e non ho visto niente di peggio di quello (peccato) di un uomo che ha memorizzato un versetto (del Corano), poi lo ha dimenticato.” Cosa significa questo hadith?

[1] Risposta: Non sono a conoscenza di questo hadith, né me ne sono imbattuto nella mia ricerca. Tuttavia, faccio notare che la dimenticanza è di due tipi: il primo tipo è quando la dimenticanza si verifica a causa di qualcuno che diventa confuso e distratto o a causa di una malattia che lo ha colpito. In questo caso, non sarà ritenuto responsabile per la sua dimenticanza. Il secondo tipo è se la dimenticanza si verifica perché lui si allontana dalla recitazione del Libro di Allah. In questo caso, la persona sarà ritenuta responsabile per la sua azione, dal momento che lo ha dimenticato a causa della negligenza.

[2] Domanda: Noble Shaikh, cerco di leggere il Nobile Corano e amo molto il Libro di Allah. Tuttavia, questo mi risulta difficile e non riesco a completare la mia recitazione. Qual è la soluzione a questo problema?

[2] Risposta: La soluzione può essere trovata in ciò che Allah ha istruito quando ha detto: “Quando leggi il Corano, cerca rifugio in Allah contro Satana il lapidato. Egli non ha alcun potere su quelli che credono e confidano nel loro Signore (Allah). Il suo potere è solo su chi lo prende per patrono, su quelli che per causa sua diventano associatori “. [Surah An-Nahl: 98-100]

Allah ci ha insegnato a cercare rifugio in Lui, da Satana il lapidato, prima di recitare il Corano. In questo modo Allah rimuove e distanzia questo nemico da noi.

E devi anche riflettere sul Corano, poiché riflettere su di esso è una delle cose che ti renderà consapevole di esso e che ti stimolerà verso il nobile Corano. Tutto il tuo desiderio non dovrebbe essere orientato solamente verso il completamento di una surah o di un juz e così via. Piuttosto, il tuo obiettivo nel recitare il Corano, dovrebbe essere quello di riflettere sul significato di ciò che reciti dei versetti di Allah. Il Profeta (sallAllaahu ‘alayhi wa sallam) prolungava la sua recitazione durante la Preghiera notturna e non avrebbe passato un versetto connesso alla Misericordia di Allah, tranne che si fermasse e chiedesse ad Allah (per la Misericordia), né avrebbe passato un versetto in cui fu menzionata la punizione (di Allah), tranne che si fermasse e cercasse rifugio in Allah (da questo). Tutto ciò dimostra che lui (sallAllaahu ‘alayhi wa sallam) recitava il Corano riflettendo su di esso e con un cuore consapevole e attento.

[3] Domanda: Qual è il vostro consiglio ai giovani, riguardo al modo più semplice per memorizzare il Libro di Allah?

[3] Risposta: Il Corano è semplice e facile da memorizzare. Allah dice: “Invero abbiamo reso facile il Corano, che vi servisse da monito. C’è qualcuno che rifletta (su di esso)?” [Surah Al-Qamar: 17]

Il problema sta nella determinazione di una persona e nella veridicità della sua intenzione. Quindi, se una persona ha una vera determinazione e un forte interesse per il Corano, Allah ne faciliterà la sua memorizzazione. Ci sono anche altre cose che si possono fare per semplificare la memorizzazione del Corano, come assegnare un tempo specifico ogni giorno per frequentare le lezioni con colui che insegna il Corano nel masjid. Tutta la lode appartiene ad Allah, gli insegnanti oggi sono molti. Non troverai un quartiere in cui non vi sia una persona che insegna il Corano. Questa è una grande opportunità che non esisteva in passato. Quindi una persona dovrebbe scegliere uno dei tanti incontri o uno dei tanti insegnanti presenti oggi e prenderne parte costantemente e quotidianamente, finché completa il Corano.

Dovresti anche ripetere costantemente e più volte ciò che reciti, finché si stabilisce saldamente nel tuo cuore e nella tua mente. Devi anche agire [in base a ciò che impari] dal Libro di Allah, perché questo è il modo migliore per imparare il Corano. Allah dice: “Temete Allaah, è Allah che vi insegna Allah conosce tutte le cose.” [Surah Al-Baqarah: 282]

[4] Domanda: Noble Shaikh, ci sono molti libri di tafsir, quale tafsir ci consiglia di leggere. Che Allah vi ricompensi con il bene.

[4] Risposta: I libri di Tafsir sono tanti, ogni lode spetta ad Allah. Questo è tra le benedizioni di Allah. Tuttavia, questi libri di Tafsir variano – tra di essi, vi sono quelli lunghi e intensi e quelli brevi e ridotti, nonché quelli che sono esenti da errori e quelli che contengono errori, in particolare in materia di Credo. Quello che consiglio ai miei giovani fratelli è il Tafsir di Ibn Kathir perché è il più grande dei tafsir e quello che usa il modo e il metodo migliore (per interpretare il Corano) nonostante sia stato ridotto. Questo perché lui (Ibn Kathir) ha interpretato il Corano utilizzando prima il Corano, poi utilizzando la Sunnah profetica, poi con le affermazioni dei Salaf e, infine, utilizzando gli attributi della lingua araba, la lingua nella quale è stato rivelato. Quindi è un tafsir preciso e affidabile.

C’è anche il tafsir di Al-Baghawi e il tafsir di Ibn Jarir At-Tabari, che è un tafsir completo che include tutto. Questi libri tafsir sono affidabili. C’è anche il tafsir di Shaikh ‘Abdur-Rahman As-Sa’adi, che è un ottimo tafsir, usa espressioni semplici che contengono una conoscenza notevole.

Per quanto riguarda gli altri libri di tafsir, sono buoni in alcuni aspetti, ma contengono errori, specialmente in materia di Credo. Non è opportuno leggere questi tipi di tafsir, tranne per chi ha un elevato livello di scienza ed è in grado di trarre il bene da esso e di evitare i suoi errori. Ma per quanto riguarda il principiante, questi non è in grado di farlo, quindi deve apprendere dai libri tafsir che non contengono pericoli ed errori, come il Tafsir di Ibn Kathir, il Tafsir di Al-Baghawi e il Tafsir di Al- Hafidh Ibn Jarir. Tutti questi libri di tafsir sono preziosi ed eccellenti, tutte le lodi appartengono ad Allah.

[5] Domanda: Quali sono le lezioni più importanti con le quali un ricercatore di conoscenza deve iniziare e quali sono i [vostri] consigli per lui? Inoltre, cosa dite riguardo ad una persona che trova scusanti per non studiare, quando vogliamo portarlo a lezioni e seminari?

[5] Risposta: Il ricercatore di conoscenza (a Riyadh) deve iscriversi ad uno degli istituti sotto la guida dell’Università Islamica di Imam Muhammad bin Su’ud dato che i loro programmi sono eccellenti e sono organizzati in base ai livelli degli studenti – passo per passo – il primo anno, poi il secondo anno, poi il terzo e il quarto. C’è un programma per ogni anno, che differisce dal programma dell’anno precedente e progredisce nei livelli dopo ogni anno. Questi programmi sono stati scelti dai nostri studiosi e insegnanti che si sono distinti nella creazione di questi istituti e nella selezione dei loro programmi di studio.

Quindi, il mio consiglio per il ricercatore di conoscenza, è di iscriversi a uno di questi istituti, se è in grado di farlo. Successivamente, deve iscriversi a una delle facoltà universitarie, come la facoltà di Shari’ah, la facoltà di Usul-ud-Din, la facoltà di Hadith e le sue Scienze, la facoltà di Lingua Araba e così via. Se il ricercatore di conoscenza non è in grado di iscriversi a uno di questi istituti e alle facoltà, dovrà cercare di trovare il tempo per frequentare le lezioni degli studiosi che insegnano nei masajid. Ed essi, alhamdulillah, sono tanti e le lezioni che offrono, coprono una vasta gamma di scienze islamiche.

Raccomando al ricercatore di conoscenza, di aderire fermamente a queste lezioni, che siano quelle date all’Università o quelle nei masajid. Quindi, non è sufficiente per lui partecipare alle lezioni per una settimana, poi assentarsi per diverse settimane o vi partecipi per un mese, poi sia assente per vari mesi. Questa persona non ne beneficerà affatto. Questo perché se si lascia sfuggire una parte della scienza, rimarrà un vuoto nella sua mente e nella comprensione e si farà sfuggire molti benefici. Quindi, il ricervatore di conoscenza deve avere diligenza,un interesse e un desiderio forti.

[6] Domanda: Noble Shaikh, qual è la vostra opinione su ciò che alcune persone fanno oggi, che quando l’Imam si imbatte in un versetto relativo alla punizione di Allah durante la preghiera, cercano rifugio in Allah (ad alta voce) nonostante stiano pregando,  e quando si imbatte in un versetto legato alla misericordia (di Allah), invocano Allah. Qual è la sentenza su questo? Che Allah vi ricompensi.

[6] Risposta: non c’è dubbio che questo sia prescritto nelle preghiere supererogatorie, poiché il Messaggero di Allah (sallAllaahu ‘alayhi wa sallam) lo faceva nelle preghiere raccomandate. Quanto alle preghiere obbligatorie, allora credo che non sia legiferato farlo, poiché il Messaggero di Allah (sallAllaahu ‘alayhi wa sallam) non lo faceva nelle preghiere obbligatorie. Piuttosto, egli (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) lo faceva solo nelle preghiere raccomandate. Quindi, colui che segue la preghiera, dovrebbe rimanere in silenzio durante la recitazione del Corano in preghiera e non dire niente. Allah dice: “Quando viene letto il Corano, prestate attenzione e state zitti, che vi sia fatta misericordia”. [Surah Al-A’raf: 204]

Imam Ahmad, Allah si compiaccia di lui, ha detto: “Questo versetto è stato rivelato riguardo alla preghiera” – significato: La ragione per la quale è stato rivelato era la preghiera.

Quindi, colui che segue la preghiera, dovrebbe ascoltare la recitazione del suo Imam durante la preghiera obbligatoria e non supplicare (Allah) quando sente  un versetto relativo alla Misericordia o rifugiarsi in Allah (dicendo “Audhu billaah”) sentendo un verso relativo alla punizione. Questo vale solo per le preghiere raccomandate.

[7] Domanda: Noble Shaikh, c’è un Imam, in uno dei masajid di Riyad, che ha una voce bella e piacevole quando recita il Corano. Così tante persone hanno cominciato ad andare ad andare a pregare con lui da zone remote, lasciando i masajid delle loro vicinanze. Lo fanno durante le preghiere in cui il Corano viene recitato a voce alta e soprattutto durante le notti di Ramadaan per Tarawih. È permesso? Per favore ci porti beneficio, che Allah vi ricompensi.

[7] Risposta: Sì, questo è un fenomeno che esiste oggi, ed è che molte persone si riuniscono in uno dei masajid, venendo da zone lontane, proprio per questo masjid. Questo non è incoraggiato, e non la considero una pratica buona, perché è meglio pregare e frequentare il masjid che è nelle vicinanze della tua casa. La ragione per questo, è perché è meno faticoso farlo e anche perché è meno probabile che una persona lo faccia per vantarsi o essere visto dalla gente. Inoltre, si possono verificare delle divergenze personali e della divisione fra l’Imam del masjid abbandonato e la sua ex congregazione che non prega più con lui. Se le persone abbandonano i loro masajid e invece vanno a pregare in dei masjid specifici, gli altri masajid diventeranno inattivi e dovranno chiudere. Quindi non approvo questo. È meglio che i residenti di una zona preghino nel masjid di quella zona.

In secondo luogo, se troppe persone si accumulano in un masjid, ciò può portare a persone che pregano per le strade. E la preghiera per le strade non è ammessa, tranne nei casi di emergenza, come durante la preghiera di Eid o la preghiera di Jumu’ah, perché in queste occasioni il masjid si stringe ed è permesso pregare nelle strade in queste situazioni – quando il masjid è sovraffollato, dato che questo non è praticato in altre occasioni. Quindi, se il risultato di troppe persone che si riuniscono in un masjid è che la gente finisce per pregare nelle strade, in occasioni diverse dalla preghiera di Jumu’ah, allora questo non è ammesso perché la preghiera nelle strade è consentita solo in casi di emergenza.

[8] Domanda: Noble Shaikh, qual è la sentenza su chi recita il Corano mentre non ha wudu (abluzione), indipendentemente dal fatto che lo reciti dalla memoria o dal mus-haf?

[8] Risposta: È permesso a una persona recitare il Corano senza avere il wudu, se recita dalla sua memoria. Questo perché nulla ha impedito al Profeta (sallAllaahu ‘alayhi wa sallam) di recitare il Corano tranne che lo stato di Janabah (impurità sessuale). Lui (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) recitava il Corano mentre era in stato di wudu e non.

Per quanto riguarda il mus-haf, non è permesso toccarlo per qualcuno che abbia rotto il suo wudu, indipendentemente dal fatto che sia la forma minore di impurità o la forma maggiore Allah dice: “che solo i puri toccano.” [Surah Al-Waqi’ah: 79] Ciò significa: “Coloro che sono puri sono liberi da impurità, sporcizia e Shirk”. Anche nel Hadith, il Profeta ( SallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha scritto una lettera al suo vice reggente Amr bin Hazm in cui gli ha istruito: “Nessuno dovrebbe toccare il mus-haf tranne il purificato”.

Questo è anche il punto di vista che è stato concordato all’unanimità dai quattro Imam – che non è permesso per un individuo in stato di impurità – sia maggiore che minore – di toccare il mus-haf eccetto da dietro una copertura, come quando il Mus-haf è in una scatola o in una borsa o se lo tocchi utilizzando un indumento o un manicotto come barriera.

[9] Domanda: Qual è la vostra opinione riguardo a qualcuno che si preoccupa degli affari significativi dei musulmani, come la chiamata ad Allah e l’educazione dei giovani al nobile Corano e alla Sunnah purificata, ma non trova il tempo per memorizzare Corano? Qual è il vostro consiglio per questo tipo di persone?

[9] Risposta: È obbligatorio che il chiamante (colui che invita all’Islam) sia qualificato, prima di intraprendere la Da’wah (invito all’Islam), studiando il nobile Corano, i suoi significati e l’interpretazione, e studiando la Sunnah profetica , piu che può, di leggere la sua spiegazione e apprendere le leggi religiose. Quindi è obbligatorio che colui che invita all’Islam, sia qualificato. Nessuno è adatto per la Da’wah (Chiamata) tranne colui che ha conoscenza. Allah dice: “Di: ecco la mia vita: invito ad Allah in tutta chiarezza, io stesso e coloro che mi seguono.”. [Surah Yusuf: 108]

“Tutta chiarezza”, in questo caso si riferisce alla conoscenza e alla saggezza. Allah dice: “Chiama al sentiero del tuo Signore con la saggezza e la buona parola”. [Surah An-Nahl: 125]

Pertanto, una persona ignorante non è idonea a svolgere la Da’wah perché potrebbe scompigliare la Da’wah, rendendo legittimo il proibito o permettendo l’illegale. O potrebbe essere severo su una questione che non richiede durezza e così via. Quindi, devono esistere condizioni per colui che invita all’Islam, tra le quali,  la più fondamentale è che acquisisca conoscenza, con la quale può invitare la gente alla Religione di Allah.

Inoltre, può essere, che argomenti che suscitano dubbi, possano essere presentati a colui che invita all’Islam, per i quali dovrà fornire risposte. Quindi, se è ignorante, come potrà rispondere a questi dubbi?

Come può rispondere alle obiezioni dei suoi oppositori? Come può affrontare i devianti, i peccatori e gli individui confusi? Se non ha conoscenza, affronterà infatti la sconfitta davanti a loro. Quindi, chi invita all’Islam, deve avere conoscenza del Corano, della Sunnah profetica, degli Ahadith, del Fiqh (giurisprudenza), della ‘Aqidah (Credo) e di tutte le altre scienze islamiche.

Shaikh Salih Al-Fawzan – dal suo trattato “Tadabbur al-Qur’an”
Traduzione a cura di alghurabaa.net

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