Questo dovrebbe essere il nostro obiettivo nella vita, “Voglio andare in Paradiso”. Dovrebbe essere scritto in grassetto sulla nostra fronte in modo da essere un costante richiamo. Il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ci ha lasciato una chiave piccolissima per Jannah, di cui oggi molti Musulmani sono ignari. Proprio come hai bisogno di una chiave per aprire la porta della macchina, o la porta di casa o la porta dell’ufficio; allo stesso modo è necessaria una chiave per aprire Jannah. Qual è la chiave?
Il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “Chi segue un sentiero/strada alla ricerca della conoscenza, Allah gli renderà facile la strada verso il Paradiso.” [Sahih Muslim, Vol.3 Hadith n. 99]
Viaggiare sul sentiero della conoscenza si riferisce sia al camminare a piedi, sia al guidare su una strada/percorso, come ad esempio andare a conferenze, ecc. O recarsi presso le Masajid locali ogni volta che vi sia uno studioso internazionale o locale che da una lezione. La ricerca comporta anche un percorso metafisico, come studiare e memorizzare il Corano e gli Ahadith. Questo non si limita alla memorizzazione, come un pappagallo, ma alla comprensione prima di tutto e poi alla memorizzazione.
Il hadith del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam), sopra citato, indica che Allah rende utile per il ricercatore l’apprendimento della conoscenza, aprendogli la strada , e facilitando il suo viaggio verso il Paradiso. Questo è il motivo per cui alcuni dei nostri pii predecessori avevano l’abitudine di dire: “C’è qualcuno alla ricerca della conoscenza che possiamo aiutare (ad ottenerla) ?”
Quindi, fratelli e sorelle, siate AMANTI della conoscenza, siate alla ricerca della conoscenza. “Sì, dov’è il mio Corano, dove è il mio Hadith Bukhari”. Alzarsi ogni mattina con uno scopo: volere Jannah ricercando la conoscenza! La conoscenza è anche il percorso più breve verso Allah. Chiunque viaggi sulla strada della conoscenza raggiungerà il Paradiso e Allah attraverso il tratto più breve. La conoscenza spiana anche la strada delle tenebre, delll’ignoranza, del dubbio e dello scetticismo. È il motivo per il quale Allah ha chiamato il suo libro, il Corano, “Luce”.
La conoscenza è la STRADA per il paradiso, e l’Islam è il veicolo che porta a tale destinazione. Proprio come essere in possesso di una macchina per andare da una destinazione all’altra, ma come? Cercando le indicazioni per arrivarci, sia seguendo una mappa o chiedendo a qualcuno. Allo stesso modo, il nostro Corano e gli Ahadith sono le nostre mappe, ed i nostri Studiosi sono le persone che ci danno le indicazioni da seguire [in questa mappa] per arrivare alla nostra destinazione finale, il Paradiso.
Chiedete a voi stessi, “il Paradiso è facile?” Avete mai notato quanto sia facile per i nostri fratelli e sorelle Hafidhul-Quran, imparare l’intero Corano a memoria? Avete mai notato quanto sia facile per alcuni di noi studiare Corano e Ahadith per ore e ore, mentre altri non possono nemmeno aprire il Corano o gli Ahadith una volta all’anno o al mese? Perché?
Narrato da Ali ibn Talib (radhiAllahu ‘anhu), durante una processione funebre il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) prese qualcosa da terra e cominciò a raschiare il terreno con essa, e disse: “Non c’è nessuno tra di voi che non abbia già il suo posto scritto nel fuoco dell’Inferno o nel Paradiso “. Essi dissero: “O Messaggero di Allah! Dovremmo quindi dipendere da ciò che è stato scritto per noi e rinunciare ai fatti (alle cose che facciamo)?” Egli rispose: “Continuate a fare (bene) quello che fate, grazie ad esso vi sarà facile trovare i vostri posti per i quali siete stati creati. Così colui che è destinato ad essere tra i felici (nell’aldilà) gli sarà facile eseguire opere caratteristiche di queste persone, mentre colui che è destinato ad essere tra i più miserabili, troverà facile eseguire le opere caratteristiche di queste persone “. Allora il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) recitò i seguenti versi:
[Surat Al-Layl (92), versetti 5-10] “A chi sarà stato generoso e timorato, e avrà attestato la verità della cosa più bella, faciliteremo il facile; a chi invece sarà stato avaro e avrà creduto di bastare a se stesso e tacciato di menzogna la cosa più bella, faciliteremo il difficile.”
[Sahih Al-Bukhari, Vol.6, Hadith N.474]
Numerosi esempi, di questo hadith sopra citato e dei segni di Allah, sono prevalenti nelle società odierne ma ancora non impariamo le lezioni che ne derivano. Ad esempio, quanto è facile per alcuni eseguire il digiuno di Dawud, vale a dire digiunare a giorni alternati o eseguire i digiuni volontari di Shawwal, Muharram, Rajab, ecc. considerando che per alcuni sia addirittura difficile digiunare durante il Ramadan, perché? Avete notato quanto sia facile per alcuni alzarsi nel cuore della notte e parlare con il proprio Signore in privato durante Salat-ul-Tahajjud, mentre per altri è difficile anche eseguire le preghiere obbligatorie (Fardh)? Perché?
Quanto è facile per alcuni rimanere da soli (non essere sposati) e mantenere la castità e proteggersi dalla fornicazione, mentre altri sono sposati e comunque indulgono in adulterio. Perché? Com’è facile per alcuni memorizzare alcune Ayat (versi) del Corano e Ahadith, mentre altri memorizzano le ultime canzoni sul mercato e memorizzano le parole che si utilizzato in strada. Perché?
Potete notare, cari fratelli e sorelle, quanto sia molto più facile per alcuni di noi praticare l’Islam, come Allah vuole che venga praticato, mentre per altri è molto difficile. La risposta a questo sono i versetti di Surah Al-Layl, perché per coloro i quali è facile praticare l’islam, Allah renderà facile la strada per il Paradiso, mentre per coloro i quali è difficile praticarlo, Allah renderà facile la strada per l’Inferno. Allora perché è facile per alcuni praticare l’Islam? È perché essi sono amanti del sapere, lo ricercano e non solo, ma agiscono anche in base ad esso e quindi Allah rende facile per loro la destinazione del Paradiso.
La conoscenza è la chiave ed è per questo che il nostro Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) supplicava in ogni preghiera dicendo, “Allahumma Inni ‘Audhubika min ‘Ilmin La Yanf’au”. O Allah! Mi rifugio in te dalla conoscenza che non porta benefici.
Non vi porta beneficio fratelli e sorelle, stare seduti ore ed ore davanti alla tv, questo non porta al Paradiso. Perdere tempo, ore ed ore, leggendo romanzi o riviste o giornali per un mese intero, anche questo non porta al Paradiso. Quando in tutto quel tempo avreste potuto studiare il Corano, gli Ahadith o leggere libri islamici, invece di leggere romanzi, rendendo ancora più facile per voi la strada per il Paradiso, ed il suo ottenimento in sha Allah.
Non solo non è benefico, ma danneggia. Ore ed ore di programmi televisivi che non insegnano il Corano e la Sunnah, ma insegnano invece come fissare un appuntamento, come comunicare con l’altro sesso, o insegnano violenza o un linguaggio scurrile. Pertanto, instigano il male ed idee malvage ed altre cose ancora nella mente e nel cuore, solo per il piacere di questo mondo temporaneo, allontanando sempre di più dalla destinazione del Paradiso.
In conclusione, vorrei dire questo fratelli e sorelle. Abbiamo bisogno di avere le nostre “automobili” (l’Islam), in buone condizioni e concentrate sulla giusta direzione per la nostra destinazione, il Paradiso. Abbiamo bisogno di prendere le “mappe” (Corano & Ahadith) e chiedere a persone con conoscenza islamica (Studiosi/Imam) le indicazioni (strada/vie) per il Paradiso.
Fonte: salafipublications.com
Traduzione a cura di alghurabaa.net