Aiutare una persona che sta morendo a pronunciare “La ilaha illa Allah”

shahadah

Riyad-us-Salihin di Imam An–Nawawi
Capitolo 150

917. Mu’adh bin Jabal (che Allah si compiaccia di lui) ha riferito: il Messaggero di Allah (sallaAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “Colui, le cui ultime parole siano: “la ilaha illallàh‘ (non vi è altro dio all’infuori di Allah) entrerà a Jannah.” [Abu Dawud] 

Commento: questo hadith sostiene che se la lingua di un uomo inizia spontaneamente a pronunciare la testimonianza fondamentale dell’Islam: “Nessuno ha il diritto di essere adorato all’infuori Allah” poco prima della sua morte, senza dubbio entrerà a Jannah. Tuttavia, non è definitivo se andrà a Jannah nella prima fase o sarà ammesso ad essa nella seconda (fase), dopo aver subito un processo di depurazione. Ciò dipende dalla volontà di Allah. Tuttavia, l’ammissione a Jannah è in base alla sua profonda conoscenza del monoteismo e alle sue condizioni, che vale a dire, una completa astinenza da una condotta di vita politeista. In caso contrario, Jannah rischia di essere negata a molti dei cosiddetti Musulmani che indulgono apertamente nel politeismo.

918. Abu Sa’id al-Khudri (che Allah si compiaccia di lui) ha riferito: “il Messaggero di Allah (sallaAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: ‘esortate i vostri uomini che muoiono a recitare la ilaha illallàh (non vi è altro dio all’infuori di Allah)’.” [Muslim]

Commento: questo hadith implica l’istruzione del Profeta per i suoi seguaci nel recitare la testimonianza dell’Islam: la ilaha illallàh (non vi è altro dio all’infuori di Allah) accanto alle persone che muoiono, in modo che anch’essi possano recitarla dopo averla ascoltata. Eppure, essi non dovrebbero essere sollecitati a recitarla (vale a dire, dicendo alla persona che sta morendo: dillo, dillo) perché si potrebbero rifiutare a causa dell’imbarazzo, che comporta poi ad un affronto alla fede. Che Allah ci protegga da una cosa simile!

Traduzione a cura di www.alghurabaa.net