L’Islam non riconosce che tre feste:
- l’Id Al Fitr, la festa della rottura del digiuno alla fine del mese di Ramadan;
- l’Id Al Adha, la festa del sacrificio, in ricordo del gesto di Ibrahim (Alayhi Assalam);
- la festa settimanale del venerdì, Yawm al-Jumu’a.
Poiché è il profeta salla Allah alaihi wa sallem che ci ha detto che l’Islam non riconosce che queste tre feste come vere e proprie ricorrenze.
Così, all’infuori di queste tre feste, non esiste nessuna commemorazione né festa in Islam. Né festa di compleanno, né festa nazionale, né festa del viaggio notturno, o qualunque altra festa. E tutte le feste innovate hanno visto il giorno e sono apparse solo dopo la morte del profeta nel quarto secolo dell’Islam.
Il profeta ci dice in un ẖadîth: “I migliori tra di voi sono quelli del mio secolo, poi quelli del secolo dopo, e quelli del secolo dopo”.
Quindi chi è nella verità? I primi musulmani, il profeta e i suoi compagni, e coloro che vissero durante i tre migliori secoli dell’Islam, o i Fatimidi, coloro che hanno instaurato queste feste? Loro o i Fatimidi, quelli che hanno instaurato al Mawlid An-Nabawi, e coloro che hanno instaurato ugualmente la festa del viaggio notturno?
Sheikh Suheymi, dars sulla spiegazione di “Usul thalatha”
Traduzione a cura di alghurabaa.net
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