Il consiglio di Shaikh ‘Ali Ar-Ramli ai Salafi in Italia

E’ stato chiesto a Shaikh ‘Ali Ar-Ramli حفظه الله:

Nostro Shaikh, la situazione della Salafia in Italia è la seguente.

Ci sono durus, ma la maggior parte di essi sono in lingua araba. L’unico Shaikh che va in Italia è Shaikh Khalid Bin Dahawi Adh-Dhafiri e non viene autorizzata nessuna traduzione, in lingua italiana, dei suoi durus. Troviamo solo piccoli gruppi di fratelli, dove è possibile trovare chi traduce, durante la lezione dello Shaikh. La lezione viene anche diffusa online, dal vivo, ma comunque non c’è la traduzione in italiano.

Nessuno condivide le lezioni in lingua inglese del fratello Hadi Hammad o quelle in lingua francese di Shaikh Tchalabi, perché c’è chi sostiene che dovremmo acquisire la conoscenza “solo” dai grandi Sapienti. E quando abbiamo tradotto in italiano, alcuni principi di base di ‘aqidah (niyya ed ikhlas) del fratello Hadi Hammad, ci è stato detto che dovremmo tradurre “solo” dai grandi Sapienti e che la conoscenza dovrebbe essere acquisita solo da loro.

Sappiamo che il principio di base è quello di acquisire la conoscenza solo dai grandi Sapienti, ma è sbagliato per i fratelli e le sorelle che non conoscono la lingua araba o che non ne hanno abbastanza conoscenza, acquisire la conoscenza da tullab (ricercatori di conoscenza) di fiducia che parlano la lingua inglese e/o francese e tradurre le loro parole in lingua italiana?

Vi chiediamo un consiglio (nasiha)

Shaikh ‘Ali ar-Ramli حفظه الله:

Se il ricercatore di conoscenza (taleb el ‘ilm) è conosciuto per essere Salafi e la sua conoscenza (‘ilm) è confermata [dalla sua da’wah e tazkiya], allora che traggano beneficio da lui. E chiunque dice il contrario e cerca di bloccare la strada [che porta all’apprendimento e al beneficio della scienza islamica], che sia lasciato alle spalle e continuate [il vostro apprendimento della scienza].

Amman, 10 Dhul Qa’dah 1439
Corrispondente al: 23 Luglio 2018
Traduzione a cura di alghurabaa.net

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