L’uso dell’hennè durante i matrimoni

henna

La domanda:

Per il nostro Shaikh Abu ‘Abd Al-Mu’idh Muhammad ‘Ali Farkûs, che Allah gli conceda sempre più conoscenza e meriti. Tutte le lodi appartengono ad Allah e le benedizioni siano sul Profeta صلَّى الله عليه وسلَّم, la sua Famiglia, i suoi Compagni e coloro che lo seguono.

Nel nostro paese vi è l’abitudine di usare l’hennè durante i matrimoni. Questa abitudine è associata a quanto segue:

– La gente pensa che se la sposa non fa l’hennè durante [la celebrazione del] matrimonio, non potrà avere bambini.
– Dopo aver fatto l’hennè, il contenitore che è stato usato per mescolarla deve essere nascosto, per evitare che finisca nelle mani di gente cattiva ed invidiosa, che potrebbe usarlo per stregoneria e pregiudicare la sposa. Inoltre, l’hennè che è nella mano della sposa non dovrebbe finire nelle mani di chi lo potrebbe usare per magie, che Allah ci protegga.
– A volte, l’hennè è mescolato ad uova, dato che le donne credono che le uova siano tra i segni della procreazione e della riproduzione.

Dopo aver elencato le credenze associate a questa abitudine, qual è la sentenza al riguardo? Considerando che le donne negano queste credenze sostenendo che sia solo un’abitudine, un segno di felicità e che le loro intenzioni siano buone. Ad ogni modo, se una persona dicesse loro di non farlo, dato che è solo un’abitudine che non pregiudica la sposa, esse rifiuterebbero e insisterebbero nel volerlo fare comunque.

La risposta:

Ogni lode spetta ad Allah, il Signore dei mondi. Che la pace e le benedizioni siano su colui che Allah ha mandato come misericordia per i mondi, sulla sua Famiglia, i suoi Compagni e i suoi Fratelli fino al Giorno della Resurrezione.

Sappiate che comunque, un’intenzione buona non giustifica un’azione proibita. Quindi, se questa abitudine è associata a quella credenza, eseguirla è considerato come un atto di Shirk (politeismo) che la Sharia rimprovera. Infatti, è dichiarato nel hadith, “Magie, incantesimi e pozioni d’amore sono politeismo” (1). In un altro hadith considerato Marfû’ (2), è dichiarato, “Chiunque appende qualcosa [indossa un amuleto, talismano] sarà abbandonato ad esso” (3).

Inoltre, fare riferimento ad una cosa che è proibita dall’origine, col pretesto che sia un’abitudine, contraddice la Sharia, perché se un’usanza o un’abitudine rende qualcosa di lecito, illecito oppure la cosa illecita la rende lecita, allora essa è corrotta e vana. Di conseguenza, basarsi su di essa è religiosamente proibito. Di conseguenza, l’autore di questo atto commette peccato.

Dato che la credenza relativa a questo atto, condannato dalla Sharia, è diffusa tra la gente che la approva con il proprio cuore, essa non è considerata lecita, perché questa abitudine è associata ad una credenza proibita. Quindi, attenersi alla volontà di abbellire ed impreziosire [la sposa con l’hennè ] non significa che questo credo corrotto non sia persistente nella mente degli individui. Di conseguenza, agire in questo modo è una sorta di aiuto reciproco in ciò che è falso e peccaminoso; Allah عزَّ وجلَّ ha detto:

[وَلاَ تَعَاوَنُوا عَلَى الإِثْمِ وَالْعُدْوَانِ﴾ [المائدة: 2﴿

Il significato del verso:
(… e non sostenetevi nel peccato e nella trasgressione) [Al-Mâ’ida (La Tavola Imbandita): 2].

Per questa ragione, la via dell’errore deve essere assolutamente ostruita e seguire, di fatto, il principio di ostruzione dei mezzi del male. Inoltre, respingere il male di una credenza proibita ha priorità su ciò che può portare il beneficio di abbellirsi ed impreziosirsi, come citato nelle regole degli interessi umani.

La conoscenza perfetta appartiene ad Allah عزّ وجلّ. La nostra ultima preghiera e le lodi sono per Allah, il Signore dei mondi. Che la pace e le benedizioni siano sul nostro Profeta, la sua Famiglia, i suoi Compagni e Fratelli fino al Giorno della Resurrezione.

Shaikh Muhammad ‘Ali Ferkous

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(1) – Riportato da Abu Dâwûd (hadith 3883), Ibn Mâjah (hadith 353) e Ahmad (hadith 2682) con l’autorità di ‘Abd Allâh Ibn Mass’ûd رضي الله عنه. Questo hadith è stato autenticato da Al-Albâni in “As-Silsila As-Sahîha” (1/648) (hadith 331).

(2) – Un hadith Marfû’ è un hadith che è attribuito direttamente al Profeta صلَّى الله عليه وسلَّم.

(3) – Riportato da At-Tirmidhi, capitolo della “Medicina” (hadith 2072), Al-Hâkim (4/216) e Ahmad (hadith 19294) con l’autorità di `Abd Allâh Ibn ‘Ukaym رضي الله عنه. Giudicato Hassan (buono) da Al-Albâni in “Ghâyat Al-Marâm” (pag.181) (hadith 296).

Traduzione a cura di http://www.alghurabaa.net

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