La domanda:
È permesso (nella sharia) compiere la preghiera di ‘Eid in una scuola vicino alla moschea, dove pregano gli uomini, e in un’altra scuola dove pregano le donne; queste due scuole sono separate da una strada pubblica? La moschea rimarrà quindi vuota, in base alla convinzione che sia meglio, poiché il Profeta صلى الله عليه وسلم offriva la preghiera di ‘Eid nella Mussalla (un posto all’aperto per la preghiera)? In questo caso, la preghiera è valida, sapendo che le file sono separate da una strada pubblica?
La risposta:
Ogni lode spetta ad Allah, il Signore dei mondi. Che la pace e le benedizioni siano su colui che Allah ha inviato come misericordia per i mondi, sulla sua Famiglia, i suoi Compagni e i suoi Fratelli fino al Giorno della Resurrezione.
Come principio, è consentito a una persona seguire il proprio imam [in preghiera], anche se vi è una separazione (ostacolo) tra di loro, a condizione che la persona sia in grado di poter seguire i movimenti dell’ imam, vedendolo o ascoltandolo. Questo principio è supportato da quanto compiuto da Abu Hurayra رضي الله عنه che pregava sul [tetto della] moschea e seguiva il suo imam. E’ comprovato anche dall’atto di Anas ibn Malik رضي الله عنه che offriva la preghiera del Venerdi nella casa di Abu Nâfi`, a destra della moschea, seguendo il suo imam, consapevole che i compagni non avevano detto nulla riguardo la sua azione (1). Tuttavia, si dovrebbe ricorrere a tale atto solo quando si è nel bisogno o si ha una scusa, al fine di conciliare tra quest’azione e l’ordine del Profeta di stabilire le file [in preghiera] direttamente una dopo l’altra e di riempire gli spazi vuoti, che è riportato in molti ahadith autentici menzionati in questo contesto.
Tra le scuse che ha condotto i Compagni a compiere questo atto citiamo: il fatto che la moschea sia piena ed estremamente affollata, non si devono formare le file fuori dalla moschea per la preghiera se questa è vuota; per questo motivo, Hisham e suo padre `Urwa hanno pregato in una casa nei pressi di una moschea dove non c’era spazio per la preghiera, sapendo che stavano seguendo l’imam della moschea nella loro preghiera e che la casa e la moschea erano separati da una strada (2). In questo senso, lo Shaikh Al-Islam Ibn Taymiyyah ha detto: “Se la moschea è piena di file, essi (i musulmani) devono formare le file fuori dalla moschea; in questo caso se le file si uniscono nelle strade e nei mercati, la loro preghiera è valida. Tuttavia, se formano le file in modo che una via, in uso dalle persone, le separa, allora la preghiera non è valida secondo l’opinione più corretta dei due pareri dei Sapienti. Inoltre, se vi è tra un muro tra di essi che impedisce loro di vedere le altre file, anche se sentono il Takbir ( Allahu Akbar della preghiera), la loro preghiera non è valida secondo il parere più corretto delle due opinioni degli studiosi, se non vi è alcuna necessità [di pregare dietro la parete]. La stessa cosa vale per la persona che prega nel suo negozio, mentre la strada è vuota, la sua preghiera non è valida. Egli non dovrebbe aspettare fino a quando le file raggiungono il suo negozio. Dovrebbe, piuttosto, andare alla moschea e completare l’ultima fila “(3).
Dico: se unirsi direttamente alle file, una dopo l’altra, e completare gli spazi nelle file non fosse obbligatorio, tranne che per un valido motivo, la preghiera attraverso la radio e la televisione sarebbe valida. In realtà, questo è in contraddizione con i verdetti religiosi.
Per quanto riguarda il luogo, che il Profeta صلى الله عليه وسلم utilizzava per effettuare la preghiera di ‘Eid, in verità è Al-Mussalla (4), che significa deserto, o spazio aperto, al di fuori o vicino alla città a seconda dell’uso.
E non è mai stato riferito che il Profeta صلى الله عليه وسلم abbia compiuto (la preghiera di ‘Eid) nella moschea. Secondo la Sunnah, la stragrande maggioranza degli studiosi dice che la preghiera di ‘Eid deve essere eseguita nella Mussalla, e non nella moschea, tranne che per necessità o un motivo giustificato. Inoltre, La Mecca fa un’eccezione, dove si preferisce la preghiera di ‘Eid nella Santa Moschea, per l’onore di quel luogo; contrariamente agli studiosi Shâfi`i che dicono che se la moschea non è spaziosa, è meglio offrirla [la preghiera di ‘Eid] in Al-Mussalla; e se la moschea è spaziosa, è meglio offrirla nella moschea.
Sappiate, quindi che gli studiosi sono in disaccordo solo tra quale dei due luoghi menzionati si dovrebbe preferire per eseguire la preghiera di ‘Eid. Tuttavia, l’esecuzione della preghiera di Eid in una scuola non è inclusa nei due luoghi menzionati in precedenza, perché – per mia conoscenza – la parola “Al-Mussalla”, in uso, non qualifica il cortile della scuola. Di conseguenza, la preghiera, a questo proposito, è detestabile, in quanto non viene effettuata correttamente, dal punto di vista religioso. Inoltre, potrebbe essere invalida, per l’abbandono della moschea, conducendo le persone in preghiera al fuori di essa per passare alle due scuole vicine; oltre all’ interruzione delle file della preghiera dalla strada pubblica.
Per questo motivo, la preghiera di ‘Eid dovrebbe essere eseguita, se possibile, in Al-Mussalla, perché il Profeta صلى الله عليه وسلم lo ha fatto. Se non è possibile, possono offrirla nella moschea. Se la moschea non è in grado di ospitarli, e le file raggiungono l’esterno, che completino le file una dopo l’altra, anche se raggiungono le due scuole e oltre, la preghiera è senza dubbio valida.
La conoscenza perfetta appartiene ad Allah عز وجل. La nostra ultima preghiera e le lodi spettano ad Allah, il Signore dei mondi. Che la pace e le benedizioni siano sul nostro Profeta, la sua Famiglia, i suoi Compagni e Fratelli fino al Giorno della Resurrezione.
Shaikh Muhammad ‘Ali Ferkous
Algieri, il 12 di Djoumada Al Oula 1417H
Corrispondente al: 26 settembre 1996 G.
(1) Vedi “Nayl Al-Awtar” di Ash-Shawkani (4/104).
(2) Vedi “Al-Mussannaf” di `Abd Ar-Razzaq (3/82).
(3) Vedi “Majmû` Al-Fatawa” (23/410).
(4) Shaikh Al-Albani ha scritto un libro sulla raccomandazione della preghiera di ‘Eid in Al-Mussalla. Vale la pena consultarlo.