Le regole del saluto

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Al-Nawawi scrisse nel suo libro al-Adhkaar (p. 407):

I nostri compagni dissero: “Il saluto tra donne è come quello tra uomini. Ma quando si tratta di donne che salutano uomini dipende dalle circostanze, se la donna è la moglie dell’uomo, la sua concubina o una delle sue mahram, allora non vi sono problemi; è mustahabb per entrambe le parti iniziare il saluto ed obbligatorio rispondere ad esso. Ma se la donna gli è estranea (non-mahram), è una bella ragazza e vi è il timore di cadere in tentazione, l’uomo non dovrà salutarla, e se dovesse farlo non è permesso alla donna di rispondere al saluto; la donna non dovrà iniziare il saluto, e se dovesse farlo non si dovrebbe rispondere. Se l’uomo risponde, l’azione è makruh.
Se si tratta di una donna anziana, di cui non si teme la tentazione, allora sarà possibile salutarla e rispondere al saluto.
Se vi è un gruppo di donne, un uomo avrà il permesso di salutarle, e se vi è un gruppo di uomini, potranno salutare la donna con il salam, sempre se non si teme tentazione da entrambe le parti.”
Abu Dawud (5204) riferisce che  Asma’ la figlia di  Yazid disse: “Il Profeta (sallalahu ‘alaihi wa sallam ) passò tra noi donne e ci salutò con il salam.” Sahih, Al-Albani in Sahih Abi Dawud.

Al-Bukhari (6248) ha riferito che  Sahl ibn Sa’d disse: “Vi era una donna anziana che mandava qualcuno a Buda’ah (un giardino di palme a Medinah). Prendeva delle radici di silq (un tipo di verdura) e le poneva in una pentola con dell’orzo in polvere. Dopo aver pregato il Jumuah, la salutavamo, e lei ci offriva del cibo.”

Traduzione a cura di alghurabaa.net

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