Shaikh Muhammad Aman Al-Jami رحمه الله:
Celebrare il compleanno del Profeta è Bid’ah (innovazione) o Sunnah? E quando si è venuti a conoscenza di questa celebrazione? Quando è iniziata?
Prima abbiamo parlato della diffusione della retorica teologica e delle sette. Quindi è obbligatorio per noi sapere quando è iniziata questa celebrazione dal nome di ‘Mawlid an-Nabi’ (il compleanno del Profeta).
Tutti noi sappiamo quando è nato il Profeta صلى الله عليه وسلم, quanto ha vissuto e quando عليه الصلاة والسلام è morto. Ma quando è iniziata la celebrazione del suo compleanno? Quando è stato celebrato per la prima volta il compleanno del Profeta عليه الصلاة والسلام? Questa è la domanda.
Torniamo alla storia, in base alla mia conoscenza, la prima celebrazione dal nome di ‘Mawlid an-Nabawi’ (il compleanno del Profeta), fu seguita da quella del compleanno di Ali bin Abi Talib, poi Fatimah رضي الله عنهما, poi Al-Hasan e Al-Hussain رضي الله عنهما, poi il Califfo presente in quel momento. Quando ebbe inizio tutto questo?
Iniziò durante il regno degli Ubaydiyun, della dinastia dei Fatimiyin, secondo l’opinione più corretta. Gli Ubaydiyin erano persone che volevano elevarsi al di sopra di ciò che erano in realtà. Essi dichiaravano di essere Fatimiyun (individui che risalgono a Fatimah Zahra, la figlia del Messaggero di Allah) e volevano affermare questa attribuzione inventata, lusingando gli Ahlul-Bait (la famiglia del Profeta), e tra le lusinghe vi era ravvivare queste celebrazioni.
Eseguivano queste sei celebrazioni ogni anno, con l’intento di glorificare gli Ahl-al-Bait perché, in realtà, non risalivano ad essi e per affermare questa falsa attribuzione e questo falso desiderio, facevano questo (celebrare i loro compleanni).
Torniamo alla storia, cercando il significato dietro questa celebrazione e il suo intento. Se l’intento della celebrazione del compleanno del Profeta عليه الصلاة والسلام è di dimostrare l’amore per lui. Tutti noi crediamo e tutti i credenti credono che non vi sia un uomo che ami il Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم più di Abu Bakr as-Sidiq, il suo compagno nella caverna.
Abu Bakr, del quale conoscete la sua posizione e la sua biografia. Quell’uomo attraverso il quale Allah ha reso i credenti fermi e costanti dopo la morte del Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم. Dopo la sua morte i credenti rimasero turbati fino a che ‘Umar disse, “E’ andato a parlare al suo Signore. E’ andato a dialogare con il suo Signore e ritornerà, e chiunque dica che sia morto, la sua testa sarà mozzata con la mia spada.” Lo stupore li sormontò fino a questo punto, ma Allah tenne ben fermo il compagno della caverna (Abu Bakr as-Sidiq), quello stesso uomo, il solenne Shaikh, Allah lo tenne ben fermo e mantenne i credenti fermi e costanti attraverso di lui.
Abu Bakr non celebrava – e queste sono alcune delle sue caratteristiche – e lo stesso ‘Umar, ‘Uthman, ‘Ali, e nemmeno tutti i Sahabah. I Tabi’un non celebravano, e nemmeno i loro successori. I quattro Imam, dei quali fu testimoniata la guida (di questa religione) non erano a conoscenza della celebrazione del compleanno (del Profeta). I Califfi ben guidati, e i Califfi dei Banu Umayah e la dinastia degli Abasiyun, tutti loro fino ai tempi degli Ubaydiyun, non erano a conoscenza di una cosa come la celebrazione (del suo compleanno).
Quindi essa è:
Una Bid’ah Ubaydiyatun o Fatimiyah (in base a ciò che si definiscono, perché sono loro che si attribuiscono questi nomi).
Qualcuno potrebbe chiedere (e questa domanda viene posta molte volte):
“Noi non vogliamo nient’altro, tutto ciò che vogliamo è ricordare”.
I Sahabah non celebravano perché erano vicini al Messaggero عليه الصلاة والسلام in termini di tempo, quanto a noi, dopo tutto questo periodo di storia, vogliamo ricordare, ricordare il Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم.
Noi chiediamo:
Quand’è che i musulmani hanno iniziato a dimenticare il Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم ad un punto tale da dover festeggiare per il suo ricordo ogni anno, unendosi con cibo, bevande e profumi durante la notte del dodicesimo giorno del mese di Rabi al-Awwal? E i musulmani hanno dimenticato il Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم? Ed è permesso loro di dimenticarlo? No!
Non vi è un mu’adhin tra di loro (i musulmani) che dia l’adhan (chiamata a la preghiera) e non dica: “Testimonio che non vi è altra divinità davvero degna di culto ad eccezione di Allah” e non dica [anche], “Testimonio che Muhammad è il Messaggero di Allah.”
Un musulmano non entra in una moschea a meno che dica, “Bismillah was-Salatu was-Salamu ‘ala RasuliLlah” (nel nome di Allah e che le preghiere e la pace siano sul Messaggero di Allah). E chi prega in più, oltre alle preghiere obbligatorie, in ogni preghiera manda preghiere di pace sul Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم. Ed un musulmano non lascia la moschea a meno che mandi preghiere di pace sul Profeta صلى الله عليه وسلم .
Un ricercatore di conoscenza non legge la sua lezione e un insegnante non insegna a meno che mandi preghiere di pace e sul Profeta صلى الله عليه وسلم. In una lezione, tantissime volte, quindi parlando della nia’mah di Allah, noi non abbiamo dimenticato il Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم e lo stesso tutto il resto dei musulmani. Quindi non abbiamo bisogno di ciò che è chiamato ‘il ricordo, il ricordo della Mawlid’
Fonte: https://youtu.be/zNAP-dR4UUI
Traduzione a cura di alghurabaa.net
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