kufr

Il sufismo non fa parte dell’Islam

L’interrogante:

Qual è la sentenza in Islam riguardo il sufismo?

Shaikh Salih Al-Fawzan حفظه الله:

Il sufismo… non c’è sufismo in Islam. Questa è un’innovazione, il sufismo è un’innovazione. Non fa parte dell’Islam. Quindi, spetta a coloro che sono caduti nel sufismo, pentirsi con Allah عز وجل. E spetta a loro ritornare alla Sunnah. E spetta a loro ritornare a ciò su cui erano i Pii Predecessori (Salaf-us-Salih), tra la rettitudine e la fermezza sulla religione di Allah e seguire il Messaggero صلى الله عليه وسلم e seguire i successori retti. Questa è la metodologia pura e genuina. Il Messaggero صلى الله عليه وسلم disse:

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La cosa migliore dopo l’Iman e la cosa peggiore dopo il kufr

È stato riportato che una volta ‘Umar Ibn Al-Khattab رضي الله عنه si rivolse alla gente dicendo:

“Nessun uomo può avere qualcosa di meglio, dopo la fede (Iman), di una donna dal carattere pio, [che sia] amorevole e fertile. E nessun uomo può avere niente di peggio, dopo la miscredenza (kufr), di una donna dalla lingua tagliente e con un brutto carattere.”

Al-Hafidh Abul-Qasim Al-Asbahani, Al-Targhib wa Al-Tarhib, articolo 1528. È presente in altre raccolte con una leggera variazione delle parole.
Traduzione a cura di alghurabaa.net

Perché i Rawafidah sono miscredenti?

Shaikh Muhammad Aman Al-Jami’:

Non è permesso credere che le persone (musulmane), che commettono peccati maggiori, siano tra la gente del Fuoco.

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Gli Shi’ah non sono una prova contro il Corano

Un giorno, durante il periodo del dominio musulmano in Spagna, Imam Abu Muhammad Ibn Hazm stava avendo una discussione con dei preti spagnoli cattolici, riguardo i loro testi religiosi. Portò loro la prova delle distorsioni testuali presenti nella Bibbia e la perdita dei manoscritti originali. Quando essi risposero, indicandogli che anche le dichiarazioni degli Shi’ah sono distorte, Ibn Hazm rispose dicendo che “Gli Shi’ah non possono essere usati come prova contro il Corano o contro i musulmani perché essi stessi non sono musulmani.”

Da Ibn Hazm in al-Fisal fil-Milal wan-Nihal (2/78) e (4/182)
Traduzione a cura di alghurabaa.net

L’amore per i Compagni del Messaggero

Imam at-Tahawiy ha detto:

“L’amore per i Compagni del Messaggero صلى الله عليه وسلم deve essere senza esacerbare l’amore per nessuno di essi, né rinunciare a nessuno di essi, odiando coloro che li odiano e parlano male [di loro], menzionandoli solo con il bene. Amarli fa parte del nostro din (religione), della nostra fede (iman) e dell’essere pii (ihsan); odiarli è miscredenza (kufr), ipocrisia (nifaq) e trasgressione (tughyan).”

Sharh ‘Aqidatul-Tahawiyyah, pag 528
Traduzione a cura di alghurabaa.net