Tra i consigli dei Salaf ai giovani, vi è ciò che è narrato da Abu Nu’aym nel suo libro, al-Hilyah, da Muhammad Ibn Suqa. Egli disse:
“Incontrai Maymun Ibn Mahran e gli dissi ‘hayyak Allah’ (che Allah accresca la tua vita).” (altro…)
Tra i consigli dei Salaf ai giovani, vi è ciò che è narrato da Abu Nu’aym nel suo libro, al-Hilyah, da Muhammad Ibn Suqa. Egli disse:
“Incontrai Maymun Ibn Mahran e gli dissi ‘hayyak Allah’ (che Allah accresca la tua vita).” (altro…)
L’interrogante:
Che Allah vi benedica, oh Shaikh, l’interrogante è una donna dall’Olanda; dice: di recente, c’è stato un invito tra i giovani ad andare a combattere il jihad in Siria. E tra coloro che sono andati, ci sono giovani donne, di quindici, sedici e diciassette anni di età. Scappano all’insaputa dei loro genitori. Se poi viene chiesto a queste giovani ragazze, il perché vanno in Siria, dicono che è per fare la hijrah, che è un obbligo [per loro] e dichiarano di aver conquistato la regione di Halab e che vi stanno instaurando la legislazione di Allah. Quindi, qual è il vostro consiglio riguardo a queste dichiarazioni?
Shaikh Muhammad Bazmul حفظه الله:
Il mio consiglio a loro, riguardo a ciò che dichiarano, è di temere Allah SubhanHu wa Ta’ala, e di ritornare alle persone con conoscenza (ahlul-‘ilm) in tale questione, perché le persone con conoscenza hanno chiarito che non c’è il jihad legiferato dall’Islam, in Siria.
Dato che il Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم ha chiarito che il jihad che è legiferato in Islam deve adempiere a diverse condizioni:
AbduLlah ibn Ma’mar al-Qaysia racconta:
– Un anno, feci il pellegrinaggio e poi entrai una notte nella moschea di Medina per rendere visita alla tomba del Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui).
In questa notte, mentre ero seduto tra la tomba e la sedia, sentii dei gemiti che cercai di ascoltare meglio.
[…]
Poi la voce smise di farsi sentire, e non riuscivo a capire da dove fosse provenuta.
In seguito, i pianti e i singhiozzi ripresero.
[…]
Andai a cercare la fonte di questi lamenti, ma il loro autore non si rese conto [della mia presenza] se non quando mi sedetti al suo fianco. Vidi allora che si trattava di un uomo molto giovane, le cui lacrime avevano scavato dei solchi sulle sue guance. (altro…)
Le buone maniere sono una necessità nel cammino della ricerca della conoscenza, con i Sapienti e gli anziani. E’ stato detto al re Abdul Aziz رحمه الله: “Come vedete le persone?” Egli ha detto: “Le persone, secondo il mio punto di vista, sono di tre tipi: un uomo che è piu anziano di me, [quindi] è messo nella posizione di mio padre; un uomo che è mio coetaneo, è messo nella posizione di mio fratello, ed un uomo che è più giovane di me, e lui è come se fosse mio figlio.”
La malattia dei giovani d’oggi è che dal momento in cui pensano di aver imparato qualcosa di nuovo nella scienza che prima non conoscevano, s’inorgogliscono con essa e credono di sapere tutto!
A questo punto vengono toccati dall’inganno e dall’autosoddisfacimento. (altro…)