L’interrogante:
Nobile Shaikh, Umm Mus’ab chiede: “è permesso pronunciare l’intenzione (niyyah) per il digiuno obbligatorio o per la preghiera volontaria?”. (altro…)
L’interrogante:
Nobile Shaikh, Umm Mus’ab chiede: “è permesso pronunciare l’intenzione (niyyah) per il digiuno obbligatorio o per la preghiera volontaria?”. (altro…)
L’interrogante: qual’è la sentenza sulla dichiarazione delle persone, “Allah è presente con noi in questa riunione e ascolta e testimonia ciò che diciamo”?
Shaikh Ibn Al-‘Uthayimin رحمه الله: se dice, “Allah è con noi ed è sopra i cieli”, allora questo è corretto perché Allah è con la Sua creazione e sopra i cieli. Ma se la persona intende dire che Allah è nel nostro stesso luogo, allora questo è haram (proibito), piuttosto è kufr (miscredenza) se è questo che la persona crede. Dato che credere che Allah sia con noi sulla terra, contraddice gli insegnamenti del Libro e della Sunnah e del consenso dei Salaf (le prime generazioni). E la natura dell’intelletto umano e della fitrah (predisposizione naturale dell’uomo) di una persona, porta a credere che Allah sia sopra di tutto e [dire “Allah è presente con noi”] porta anche ad [avere] idee corrotte.
La domanda:
Perché la religione dell’Islam è chiamata “Islam”, cosa significa “‘ibadah” e cos’è l’Islam [in realtà]?
Shaikh Ibn Al-‘Uthaymin رحمه الله:
Tutte le lodi appartengono ad Allah, il Signore di tutto ciò che esiste. Che le lodi e le benedizioni siano sul nostro Profeta Muhammad, il sigillo dei Profeti e sulla sua famiglia e compagni e coloro che li seguono nella maniera migliore fino al Giorno della Resurrezione.
La religione dell’Islam è chiamata “Islam”, e significa “sottomissione ad Allah تبارك وتعالى”. [Significa] sottomettersi ad Allah e [significa] che una persona affida le sue questioni ad Allah ed è umile nell’obbedire ad Allah, e [crede in] il Tawhid (Unicità di Allah), con ikhlas (sincerità) e seguendo la via del Suo Messaggero صلى الله عليه وسلم, senza essere arrogante e testardo [nel sottomettersi ad Allah].

Non c’è dubbio che l’unità della Ummah sia obbligatoria. Come detto da Allah عز وجل:
“Aggrappatevi alla corda di Allah tutti insieme e non dividetevi tra voi…” [3:103]

Il ricercatore di conoscenza, o fratelli, deve preoccuparsi di quesgo deve mettere in pratica la sua conoscenza [islamica], nel credo e nell’adorazione. Allo stesso modo, deve mettere in pratica la sua conoscenza nel suo carattere e nel modo in cui interagisce con gli altri. Molte persone hanno devozione: sono costanti, pregano, digiunano e danno sadaqah (carità), tuttavia mancano di buone maniere. E tra le azioni più considerevoli è che la persona abbia buone maniere.